Università della Calabria
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Scrivere la tesi

  • L'elaborato (anche nel caso di tirocinio aziendale) deve essere redatto sotto la supervisione di una relatrice o di relatore afferente al dipartimento, al quale possono essere affiancati uno o più correlatrici o correlatori.

  • I template in formato .docx sono disponibili in fondo a questa pagina.

  • Concordare con la relatrice o il relatore i contenuti e la struttura della tesi prima di iniziare a redigere la tesi.

  • Realizzare l'elaborato in formato digitale e sottoporlo periodicamente alla revisione della relatrice o del relatore.

  • Una volta che la relatrice o il relatore ha acconsentito alla consegna, si possono seguire le istruzioni per la consegna. L'eventuale codice sorgente dovrebbe essere consegnato (salvo che sia protetto da nondisclosure agreements) insieme alla tesi.

Impaginazione

  • Lasciare un margine sinistro di circa 3.5 cm per consentire un'eventuale rilegatura.
  • Il testo deve essere giustificato (allineato sia a destra che a sinistra).
  • Dimensione del carattere dai 10 ai 12 punti.
  • Interlinea va da 1 a 1.5.
  • Usare un font non proporzionale (ad esempio Courier New), per spezzoni di codice e nomi di funzioni e classi che occorrono nel testo.
  • Usare un font proporzionale con grazie (ad esempio, Times New Roman), per il resto del testo.
  • Usare le interruzioni di pagina per cominciare le nuove pagine (non usare il tasto INVIO).
  • Non esiste nessun limite sul numero di pagine della tesi.
  • È possibile redigere la tesi in inglese.

Frontespizio

  • Usare il modulo di frontespizio disponibile nella sezione modulistica di questa pagina.

  • Indicare il nome di tutte le relatrici o i relatori, incluso l'eventuale tutor aziendale.

  • Se si vuole riportare il titolo della propria relatrice/relatore sul frontespizio, valgono le seguenti regole: 

    • Ch.mo prof. = Per professoresse/professori ordinarie/ordinari
    • Prof. = Per professoresse/professori associate/associati e aggregate/aggregati (ricercatori docenti) 
    • Dott. = Per ricercatori a tempo determinato e borsisti post-doc 
    • Ing. = Ingegneri 
    • Dott. Ing. = Dottori in Ingegneria non iscritti all'Ordine 
    • In caso di dubbio, chiedere alla propria relatrice o al proprio relatore

Introduzione

I contenuti dell'introduzione devono essere molto espliciti e contenere in maniera ben evidenziata: 

  • Il contesto in cui si colloca la tesi. Se si tratta di una tesi sperimentale, questa descrizione deve porre bene in evidenza qual è il problema irrisolto che il lavoro di tesi vuole affrontare. Se si tratta di una tesi legata allo sviluppo di un particolare modulo software, bisogna porre in evidenza il deficit che questo modulo software va a colmare. Se si tratta di una tesi compilativa, bisogna porre in evidenza la mancanza di documentazione organica correlata all'argomento. 

  • Gli obiettivi della propria tesi, espressi alla luce del contesto in cui questa si colloca. 

  • Un elenco dei contributi più importanti della propria tesi. Ad esempio, per una tesi di sviluppo, questo può essere l'elenco delle funzionalità più utili e originali implementate. 

  • Un elenco dei problemi tecnici che è stato necessario risolvere. 

  • La descrizione del contenuto della propria tesi, capitolo per capitolo.

Conclusioni

In genere nelle conclusioni si riassume il lavoro svolto, lo si commenta alla luce dei risultati ottenuti, e si indicano possibili direzioni in cui il lavoro potrebbe continuare.

Bibliografia

La bibliografia è un elenco di riferimenti a sorgenti informative che sono state consultate durante la redazione del lavoro di tesi. Normalmente a ogni riferimento bibliografico è associato un numero o un'etichetta a cui si può fare riferimento nel corpo del testo. 

La bibliografia è un elenco ordinato di voci. I riferimenti bibliografici devono essere utilizzati il più possibile nel corpo del testo, in maniera tale che sia facile per la lettrice/il lettore ricostruire la sorgente delle affermazioni che vengono fatte. 

  • Esempio di bibliografia ben fatta

    1. F. Calimeri, S. Cozza, G. Ianni. External sources of knowledge and value invention in logic programming. Annals of Mathematics and Artificial Intelligence 50(3-4), pag. 333-361 (2007). 

    2. Bjarne Stroustrup.C++ Linguaggio, libreria standard, principi di programmazione (4/Edizione).Edizioni Pearson. ISBN: 9788865188064.

    3. Corso di Laurea in Informatica, Università della Calabria. URL: https://www.mat.unical.it/informatica. Consultato in data 01/01/2020. 

    4. Merriam-Webster Online. URL: http://www.m-w.com. Consultato in data 01/05/2020.

Consigli per la stesura

Uso di termini in inglese all'interno di testi in italiano

Quando si usano termini stranieri all'interno di un paragrafo scritto in Italiano, questi non vanno riportati al plurale. 

Ad esempio: 

  • Corretto: "L'architettura è stata interamente sviluppata usando container docker."

  • Scorretto: "L'architettura è stata interamente sviluppata usando containerS docker."

Esposizione ordinata dei concetti

Quando si menziona una componente del proprio lavoro, oppure un modulo, una funzionalità, etc. è necessario che questa sia stata precedentemente stata introdotta e descritta.

Esempio scorretto:

  • "L’architettura è una classica client-server, per la parte riguardante la WebApp. Tutti questi moduli (eccetto spring e il db), sono stati integrati attraverso RestAPI."

Il testo di cui sopra sarebbe sostanzialmente corretto se si fossero prima introdotti gli oggetti di cui si parla. Ma non essendo state definite alcune cose, il lettore vedrà spuntare dal blu alcune informazioni che potrebbero disorientare: "C'è un modulo spring? Stiamo parlando di una webapp? C'è il backend fatto con un db?"

Versione corretta:

  • "L'applicazione presentata viene fornita sotto forma di WebApp e rispetta architetturalmente la classica configurazione client-server. L'architettura include un database di back-end, un modulo spring, e un front-end. Tutti i moduli dell'architettura, eccetto spring e il database, sono stati integrati attraverso RestAPI. RestAPI è uno stile architetturale che [...]"

Esempio scorretto:

  • "La prima versione di SuperParser conteneva [...]"

Che cos'è SuperParser? Ne esisteva un'altra versione?

Versione corretta:

  • "Per risolvere i problemi sopra-evidenziati, abbiamo introdotto una classe chiamata SuperParser, che può essere usata per ... SuperParser è stata sviluppata in due versioni successive. Nella prima versione SuperParser [...]"


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